Ieri su La Nazione è apparso un articolo in cui si dice che è stato chiamato un gruppo di acchiappafantasmi di fama internazionale perchè a Prato si materializzano spesso strane "figure": http://www.lanazione.it/prato/fantasmi-ghost-acchiappafantasmi-1.896735
...e voi cosa ne pensate?
martedì 28 aprile 2015
giovedì 23 aprile 2015
"La casa del violino" a Scogna Sottana (SP)
In provincia di La Spezia, c'è una piccola frazione di Sesta Godano, chiamata Scogna Sottana, nota per una casa un po' particolare: la casa del violino con il fantasma del suo violinista.
Si narra che questa casa, molti e molti anni fa, fu abita da un giovane violinista che trascorreva tutto il suo tempo ad esercitarsi con l'amato violino.
Una volta morto, ovviamente in circostanze misteriose, la casa non fu reclamata da nessuno e tutt'ora risulta ancora abbandonata e disponibile ai coraggiosi che desiderano passarci una notte. E bisogna proprio essere coraggiosi perchè si racconta che ogni notte si sente il violino suonare, nonostante sia custodito all'interno della sua custodia dentro ad un mobile.
Qualcuno di voi l'ha visitata e vuole raccontarci la sua storia?
Scrivete a italiadelmistero@gmail.com
Scrivete a italiadelmistero@gmail.com
martedì 21 aprile 2015
Storia della Sacra Sindone
Dal 19 aprile al 24 giugno avrà luogo l'ostensione della Sindone a Torino e si aspetta l'arrivo di circa tre milioni di pellegrini
Ma chi conosce veramente la sua storia?
Nel 1898 la Sindone fu fotografata per la prima volta e si scoprì che
l’immagine presente era un negativo e non un positivo, fatto che
sollevò molte discussioni
sulla sua autenticità.
Nel 1988 venne fatto il test del carbonio 14, esame da cui si stabilì
che il lenzuolo risaliva ad un periodo compreso tra il
1260-1390. Tuttavia molti contestano l’attendibilità del carbonio 14 ed affermano che questa datazione risalga al
prelievo delle parti rammendate dopo l’incendio che
colpì la reliquia nel 1532 a Chambéry.
La Sindone riuscì a sfuggire anche ad un altro incendio nella notte tra l'11 ed il 12 aprile 1997, quando il fuoco divampò nella Cappella del Guarini nel duomo di Torino (dove è conservata dal 1578).
Secondo la religione cristiana il lino è quello che avvolse il corpo di Gesù dopo la
deposizione dalla croce e l’immagine impressa è proprio
quella del Salvatore; il lenzuolo quindi risalirebbe al I secolo ed arriverebbe dalla Palestina come
provano i ritrovamenti di pollini originari della Palestina. Ovviamente
anche questa tesi è stata oggetto di dibattito.
Per chi crede però la figura che si vede è quella di Cristo e la sindone è il lenzuolo in cui il suo corpo fu avvolto dopo la
crocefissione.
Negli ultimi anni ci sono state molte ostensioni pubbliche a Torino (nel 1978, nel 1998, nel
2000 e nel 2010) ed i milioni di pellegrini che si sono riversati del capoluogo piemontese testimoniano che la fede non ha bisogno di prove provate.
mercoledì 15 aprile 2015
Gnomi, fate ed elfi nei nostri boschi: arriva un fascicolo della Forestale
Un interessante articolo del 7 aprile 2015 dell'ADN Kronos http://www.adnkronos.com/sostenibilita/tendenze/2015/04/07/strani-avvistamenti-fascicolo-della-forestale-dedicato-gnomi-fate-dei-boschi_0NX5pIz06icAmQ3d2sYsgK.html
"Gnomi, fate, elfi, orchi e streghe. Personaggi che popolano fiabe e
leggende della tradizione, ma anche i boschi di una zona ben precisa del
nostro Paese. Fantasia o realtà? L'Adnkronos ha scovato un fascicolo,
custodito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato e aperto quasi 15
anni fa, che reca la dicitura “Gnomi e fate dei boschi”. Una cartellina
verde del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Corpo
Forestale dello Stato che contiene informazioni, segnalazioni, materiale
fotografico che riguarda esattamente quello che il suo titolo evoca:
avvistamenti stranamente concentrati in un'area ben precisa, l'Appennino
tosco-romagnolo, con alcuni suoi comuni, come San Piero in Bagno e
Bagno di Romagna.
Abbiamo guardato dentro quel fascicolo. Il suo contenuto? In alcuni
casi fa sorridere, in altri no. Inquieta la fotografia scattata da G.F.,
banchiere di Cesena, in viaggio di notte con la moglie per raggiungere
la sua baita all'interno della Foresta della Lama, nell'Appennino
forlivese. Costretto a fermare l'auto e a scendere dalla vettura per
montare le catene da neve ha visto “qualcosa”, un essere dalla sembianze
umane, carponi e intento a mangiare neve.
La sua fotografia, nel fascicolo della Forestale è classificata come
“elfo” per via delle orecchie allungate che si intravedono. La foto è
sfocata, il negativo mai consegnato, ma secondo alcune fonti "il
testimone sarebbe una persona seria e attendibile". Che poi quello sia
proprio un elfo, tutto da dimostrare. C'è chi invece è convinto che si
tratti di un poltergeist, lo spirito di un ragazzino morto anni prima
ucciso da un mugnaio e che si aggira senza pace nella zona.
Fa sorridere, invece, il verbale di dichiarazioni spontanee datato 2
agosto 2001, raccolte nel Comando Stazione Bagno di Romagna da
ufficiali e agenti del Cfs che hanno ascoltato e messo nero su bianco il
racconto del signor Pierluigi Ricci il quale, all'interno del Parco
dell'Armina, mentre si apprestava a bere alla fonte, avvistava “un
essere alto circa 25 centimetri che ritengo essere uno 'gnomo' dei
boschi”.
E ne fornisce una descrizione “da manuale”, anche troppo: sembianze
umane e abbigliato con casacca azzurra, pantaloni marroni, stivali di
pelo beige, cappello rosso e barba bianca. Il tradizionale gnomo,
insomma, proprio come quello che nell'area ha dato un volto al Sentiero
degli Gnomi e al Bosco di Gnomo Mentino, che attirano ogni anno migliaia
di visitatori. Perché sulla scia della moda dello gnomo è nato tutto un
turismo, con pacchetti dedicati e con i suoi gadget, sul modello del
turismo magico o di fantasia tipico dei paesi nordici.
Gli gnomi, però, in questa zona popolano i racconti e, in alcuni
casi, i ricordi di tante persone, anche degli anziani che non si
interessano di marketing e di turismo e per i quali gli Appennini sono
pieni di mostri, draghi, fate, orchi e santi.
Avvistamenti ce ne sono sempre stati e racconti di “fenomeni strani”
nei boschi, che si tatti di presenze, misteriose combustioni di alberi o
di luci, perché lo gnomo "potrebbe essere la rappresentazione sensibile
dello spirito del bosco - spiega all'Adnkronos Stefano Cazora, capo
ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato e autore di un libro,
"Luoghi della meraviglia", dedicato agli itinerari del fantastico in
Italia - se il bosco ha una sua forma di intelligenza, stando ad alcuni
studi scientifici, a questa potrebbe corrispondere una forma di
spiritualità semplice di cui lo gnomo è rappresentazione".
Ma perché in caso di avvistamento si va alla Forestale? "Alla
Forestale arrivano segnalazioni di tutti i generi, in questo caso allo
gnomo si associa un guardiano della natura così come al Cfs si riconosce
il ruolo di tutela ambientale", aggiunge Cazora.
Gnomi dell'Appennino, fate nel casentino, streghe al centro e al
sud: per chi volesse tentare l'incontro, questa è la geografia da tenere
presente. Meno chiaro il metodo, che potrebbe variare da persona a
persona, ma una regola di base c'è: secondo gli esperti bisogna imparare
a guardare verso il basso, immedesimarsi negli elementi naturali,
liberarsi della sovrastrutture culturali. Perché - sempre secondo gli
esperti - gli gnomi ci sono, siamo noi che non li vediamo."
venerdì 10 aprile 2015
Il cuore nero di Torino: Piazza Statuto
Come abbiamo detto qualche giorno fa, Torino è uno dei vertici della magia nera insieme a Londra e San Francisco e Piazza
Statuto viene considerata proprio il "cuore nero" di questo triangolo.
Innanzitutto perché è posta ad occidente della città, una
posizione considerata nefasta perché vi
tramonta il sole. Inoltre in questa zona, ai tempi dei romani, si trovava la necropoli e, successivamente, fu posto il patibolo, che i francesi
trasferirono poi all'incrocio un po' più in là (tra corso Regina
Margherita e via Cigna) oggi chiamato
"rondò d'la forca" (Rondò della Forca) ed è possibile che i
corpi dei giustiziati siano ancora lì.
Secondo la leggenda, poi,
nel cuore del giardinetto della
piazza, si trova un tombino che si crede essere la Porta dell'Inferno e la statua che sovrasta la Fontana del Frejus (costruita in ricordo dei caduti durante la costruzione del Traforo ma che al traforo dà le spalle!) non è un angelo ma, sempre secondo la leggenda, rappresenta Lucifero.
E non dimentichiamo anche che in
via Bonelli (sempre nei pressi di piazza Statuto) abitava il boia di Torino, che girava per tutta la città portando i suoi attrezzi del
mestiere e il listino prezzi per ogni tipo di uccisione.
giovedì 9 aprile 2015
La chiesa della Gran Madre di Torino
Chi conosce Torino da un
punto di vista esoterico, sa bene che questa chiesa, inaugurata nel 1831, si trova nella parte 'bianca' della città, quella
dove scorre un'energia positiva ed è considerata uno dei luoghi più ambigui della città, non fosse solo per la sua forma che ricorda un tempio greco.
Si narra che Torino sia stata fondata dagli antichi egizi. Secondo la leggenda è stato Fetonte, figlio della dea Iside, a scegliere l'incrocio tra i fiumi Dora e Po per fondare un centro di
culto al dio Api, rappresentato con le sembianze di
un toro.
Iside viene appellata anche la Vergine Nera e proprio sotto la Chiesa della Gran Madre, nel Sacrario dei Caduti della Grande Guerra, si trova una statua della Vergine Nera.
Iside viene appellata anche la Vergine Nera e proprio sotto la Chiesa della Gran Madre, nel Sacrario dei Caduti della Grande Guerra, si trova una statua della Vergine Nera.
La Gran Madre effettivamente non si direbbe un edificio di culto, specialmente perché senza croci, se escludiamo quella tenuta in mano dalla statua denominata Religione.
Il mito più affascinante legato a questa chiesa è sicuramente quello legato al Graal.
Un luogo da non perdere e tra i primi da
visitare a Torino, sia per l’importanza architettonica
sia per rimanere affascinati dall’alone di mistero che questo edificio (tra l'altro non proprietà della Chiesa cattolica ma del Comune) emana.
mercoledì 8 aprile 2015
Il luogo magico per eccellenza: Torino
Non è mai facile decidere quale debba essere il primo argomento del primo post di un blog. In questo caso forse sono un po' più avvantaggiato in quanto in Italia abbiamo un luogo magico per eccellenza: Torino.
Nulla a Torino è stato lasciato al caso: l'orientamento
delle sue chiese, dei suoi suoi palazzi e dei suoi monumenti o l'architettura delle sue piazze.Molti dei palazzi (costruiti da architetti appartenenti alla massoneria) nascondono messaggi esoterici che non appaiono però chiari agli occhi dei comuni cittadini.
Sono moltissimi i personaggi "misteriosi" che hanno soggiornato a Torino: da Nostradamus a Cagliostro, passando per Paracelso per giungere al torinesissimo Gustavo Rol.
Ma quali sono i luoghi più magici?
Prima di tutto piazza Statuto (vedi foto), piazza Solferino e piazza Castello, senza però dimenticare la chiesa della Gran Madre. Inoltre dobbiamo anche ricordare che Torino fa parte di due triangoli magici. Con Praga e Lione del triangolo di magia bianca, con Londra e San Francisco è uno dei tre vertici di magia nera. Insomma, Bene e Male si scontrano in questa città ricca di storia ufficiale ed ufficiosa che nei prossimi giorni conosceremo meglio....continuate a seguirmi!!!
...il nuovo luogo del mistero...
Il mistero è sempre stata la mia passione: dagli enigmi alieni, alla verità nelle leggende metropolitane, ai crop circles, all'archeologia impossibile, ai luoghi infestati di presenze misteriose, agli incontri ai confini della realtà, ai viaggi nel tempo...insomma a tutto ciò a cui non si può dare una spiegazione razionale. Se avete qualcosa da condividere potete scrivermi a italiadelmistero@gmail.com ...aspetto le vostre storie del mistero!!!
...blog del mistero in costruzione...
...sto costruendo il nuovo blog del mistero: se avete notizie insolite, spaventose, inquietanti accadute nel vostro paese o di cui siete venuti a conoscenza, scrivetemi a: italiadelmistero@gmail.com
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